Il "Superpotere" dello Sguardo

Tu sei  un Supereroe

Mi rivolgo proprio a te che stai leggendo: ma lo sai di essere un Supereroe con “superpoteri” che se usati in
modo opportuno nella comunicazione, possono fare la grande differenza?
In questo articolo ti accompagno alla scoperta di uno di questi superpoteri, il "Nonverbale", ovvero il linguaggio
del corpo e parleremo nello specifico di una componente davvero fondamentale ed efficace, lo Sguardo!

Prima di entrare nel merito della questione, facciamo un piccolo passo indietro tornando al Paraverbale, quello strumento potentissimo che  tu possiedi come chiunque, ovvero la Voce, che rappresenta una risorsa inestimabile nella comunicazione.

La voce è lo strumento per eccellenza per tenere viva l’attenzione e soprattutto per non fare abituare l’uditorio allo stesso ritmo di esposizione.
Esso include elementi come il tono, il volume, la cadenza, il colore, il ritmo della voce, tutti aspetti che rafforzano e danno profondità al messaggio verbale.

Tu che sei un professionista o un imprenditore e che ti trovi spesso a parlare con aziende o con clienti, sai quanto
sia importante mantenere viva l’attenzione sin dall’inizio del tuo intervento per essere davvero “attraente” nei
confronti del tuo uditorio, e la Voce è un primo super-potere!

Per  meglio comprendere come può essere strutturato un corso di Comunicazione Efficace e  di Public Speaking, prendendo visione delle modalità e dei macro-argomenti che verranno trattati in esso, ti invito a visitare questa pagina

Voglio portarti ad una riflessione pratica ed essenziale: non dimenticare che la vera maestria nella comunicazione si ottiene quando c'è “congruenza” tra il Paraverbale (la voce) e il Non-verbale (linguaggio del corpo).
Immagina per un attimo di essere davanti a un pubblico:
se il tono della tua voce è energico e il tuo corpo esprime sicurezza, come stare dritto e usare gesti aperti, comunichi coerenza e forza.
Se invece utilizzi un tono rassicurante mentre il tuo corpo appare “non inclusivo” o esprimi insicurezza guardando a terra, invierai un messaggio confuso, che può compromettere la tua credibilità.

Esempi di Congruenza nella Comunicazione:

  • Esprimere entusiasmo: Se stai parlando con passione di un progetto e il tuo tono è vivace, è essenziale che anche il tuo corpo comunichi entusiasmo, magari con gesti dinamici e movimenti del corpo che mostrano apertura verso il pubblico.
  • Affrontare una situazione delicata: Se parli di un argomento sensibile o emozionale, il tono della voce deve essere calmo e rassicurante, accompagnato da movimenti lenti e un'espressione facciale empatica, per creare sintonia con il tuo interlocutore.

Il “Superpotere” dello Sguardo

Ora andiamo alla scoperta di una componente del linguaggio del corpo che senza dubbio possiamo definire un altro tuo potentissimo Superpotere: lo Sguardo, che amo definire "Equo", ovvero uno sguardo distribuito in uguale misura e rivolto con pari intensità verso ciascun interlocutore.

Napoleone Bonaparte diceva:-“per farsi comprendere dalle persone, bisogna prima di tutto parlare ai
loro occhi”.-

Ed è proprio così: non dimenticare mai che non sei tu il centro dell’attenzione,  l’oggetto da illuminare con i riflettori
del palco, bensì il semplice "portatore "del tuo messaggio che potrà arrivare in modo efficace e coinvolgente solo se ciascuno degli astanti si sentirà da te considerato, se capirà di essere per te davvero importante, e questo può avvenire con l'uso del tuo sguardo.

Se sei un professionista o un imprenditore, sappi che dedico ampio spazio a questo argomento con esercizi pratici durante questo mio corso che ti invito a vedere.

Dunque, lo Sguardo Equo crea empatia con il tuo uditorio e ti permette di iniziare sin dal primo momento l'intervento o una riunione o uno speech dinnanzi ad una grande platea in modo più sereno, e questo è un grande vantaggio. 
Sappi che esistono altri 3 Vantaggi che consolidano l’efficacia della tua comunicazione e altrettanti 3 Svantaggi se non si usa in modo corretto questo potente strumento: vediamo dunque di che si tratta.

 I 3 Vantaggi nell’uso dello Sguardo Equo

  1. Inclusività: Far sentire ogni persona vista e considerata, il che aumenta l'attenzione e il coinvolgimento.

  2. Creazione di un legame emotivo: Guardare negli occhi trasmette sincerità e fiducia, elementi fondamentali
    per stabilire una relazione con il pubblico.

  3. Controllo dell'energia nella stanza: Attraverso lo sguardo, puoi monitorare le reazioni degli ascoltatori e di conseguenza modulare il tuo intervento in base a ciò che percepisci.

I 3 Svantaggi nel NON uso dello Sguardo Equo:

  1. Perdita di attenzione: Se eviti di guardare il pubblico, le persone possono sentirsi trascurate e disconnettersi dal messaggio.

  2. Perdita di credibilità: Chi non guarda gli interlocutori rischia di apparire insicuro o poco affidabile.

  3. Mancanza di feedback immediato: Senza uno sguardo diretto, non puoi cogliere i segnali non verbali del pubblico, perdendo così l'opportunità di correggere o adattare il tuo discorso in tempo reale o di prevenire stati di dissenso o di stanchezza.

Gestisci correttamente il tuo Sguardo?

Uno dei rischi più comuni è fissare un solo punto o guardare costantemente lo stesso gruppo di persone, il che può mettere a disagio una parte del pubblico e far sentire gli altri esclusi.

Un altro errore è evitare del tutto il contatto visivo, perché può far sembrare il relatore insicuro o non autentico.

Esempi pratici:

  1. Parlare solo a una parte del pubblico (come le prime file) può far sentire esclusi quelli seduti più lontano, riducendo il loro coinvolgimento.

  2. Evitare lo sguardo del pubblico per paura o nervosismo può far sembrare il relatore distante, compromettendo il rapporto con l'uditorio: tipico di questa situazione lo sguardo rivolto in basso o in alto o in
    un determinato punto fisso, oppure sulla lavagna, facendo così orfani i tuoi interlocutori.

  3. Identificare nel pubblico un "viso” noto, una persona che conosci e con la quale hai relazioni e fissare lo sguardo su di lui per tutto il tempo, considerandolo come “ancora” di sicurezza durante il tuo intervento: si crea così una relazione “distante e fredda” nei confronti del restante uditorio.

  4. Individuazione di un “cenno di assenso”, situazione alquanto comune, quando cogli un cenno di conferma o di apparente approvazione in una persona del tuo pubblico.
    Qui nasce la magia… convinto del fatto che tale persona stia comprendendo perfettamente le tue parole, lo trasformi come “unico” riferimento della tua conversazione, lasciando orfani del tuo sguardo tutti gli altri che finiranno per non sentirsi affatto considerati.

Conclusione

  • Lo sguardo è il “ponte” fondamentale tra il relatore ed il pubblico.
  • Che si tratti di poche persone oppure di grandi platee, uno sguardo equamente distribuito ti aiuta a creare un senso di connessione con ciascuno degli ascoltatori, permettendo loro di sentirsi parte di una conversazione, anche se collettiva.
  • Lo sguardo equo distoglie il “focus” su te stesso occupandoti invece di chi ti sta ascoltando, facendo sentire
    ogni singolo spettatore davvero importante, “al centro” della tua attenzione  quindi meglio predisposti nei tuoi confronti.
  • Inoltre, permette attraverso un’attenta “calibrazione”, di capire come stai arrivando al tuo uditorio dal momento in cui sei partito e di modificare le tue modalità comunicative se ti rendi conto che qualcosa non va.

Ora Tocca a Te!

Se sei professionista o imprenditore e desideri comprendere meglio la potenza dello Sguardo Equo e del linguaggio del corpo, oltre ad altre tematiche della Comunicazione Efficace, allora non perdere la grande opportunità a te riservata:

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Acquisire la giusta capacità di sapere guardare ogni singolo componente del tuo pubblico, ti permetterà di creare da subito una relazione empatica ed interattiva facendo sentire davvero "importante" chi ti sta seguendo!

Grazie al saper padroneggiare lo sguardo, ti distinguerai inoltre da altri professionisti o imprenditori che si trovano spesso ad essere focalizzati solo su se stessi, incuranti di cosa stia capitando intorno, con il pericolosissimo rischio
di non avere sotto controllo la situazione in quanto assolutamente privi di alcuna percezione visiva.

👉Sii Vincente e diventa “padrone” del tuo Sguardo per arrivare a tutti con la stessa intensità e passione, ottenendo performance davvero di successo.
Lascerai nel tuo pubblico un profondo senso di “gratitudine” per avere trovato finalmente qualcuno in grado di valorizzarlo!

Stefano Macii
Sono

Stefano Macii

Da anni, creo percorsi personalizzati per:

  • AZIENDE, aiutandole a diventare più competitive ed a incrementare il proprio fatturato;
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  • GIOVANI NEOLAUREATI, perchè possano affrontare in modo sereno i colloqui di selezione ed accellerare la propria carriera nel mondo del lavoro;
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