Grandi Platee e Public Speaking
Per Grandi Platee si intendono contesti in cui il numero di persone è talmente elevato da creare distanza fisica, emotiva e percettiva tra chi parla e chi ascolta.
Possono essere conferenze, convention aziendali, teatri, palazzetti, eventi istituzionali, aule universitarie: Qualunque situazione in cui l’oratore deve gestire un pubblico numeroso, vario e molto eterogeneo.
Mi rivolgo a te che sei un imprenditore o un dirigente d’azienda per chiederti: Ti è mai capitato di dovere prendere la parola dinnanzi ad una grande platea? E se sì, quali sono state le sensazioni che hai provato nel momento in cui ti sei trovato a vivere quel momento?
Molte persone a volte già vivono un senso di disagio quando si trovano a parlare con più di due persone, figuriamoci dinnanzi ad una grande platea...
Eppure sappi che se sai padroneggiare il Public Speaking e gestire bene certi strumenti strategici della comunicazione, trovarti a parlare anche di fronte ad una grande platea, non farà per te più alcuna differenza.
Ma procediamo con ordine, seguimi nella lettura di questo articolo perché voglio portarti a conoscere le tue armi strategiche per affrontare una grande platea con serenità, determinazione, centratura e zero stress.
Iniziamo ad esaminare le emozioni più comuni e le paure più diffuse quando ti trovi ad essere su un palco con le
luci puntate contro e la certezza di essere osservato da un uditorio che è lì per ascoltarti.
Le 3 Emozioni più comuni davanti a grandi platee
- Eccitazione: L’energia di essere sul palco davanti a tante persone
- Responsabilità: La consapevolezza di rappresentare un messaggio importante
- Desiderio di riuscire: La volontà di dare il meglio e lasciare un forte impatto
Le prime 3 “Paure” più diffuse davanti a grandi platee
- Paura del giudizio: Timore di errore, di essere valutati o non compresi
- Ansia da prestazione: Paura di non essere all’altezza delle aspettative
- Timore della dispersione dell’attenzione: Paura di “non arrivare” fino in fondo alla sala
Le emozioni viste precedentemente sono strettamente collegate alle paure che si presentano nella tua testa nel momento in cui devi prendere la parola dinnanzi ad una grande platea: Non c’è più tempo per pensare o per tornare indietro in quanto hanno annunciato il tuo nome.
Che fare? Un bel respiro profondo mentre una domanda bussa assillante nella tua testa: -“Come posso essere in grado di gestire tutto questo e riuscire contestualmente a esporre il mio discorso in modo chiaro e congruente?”-
Ed ecco intervenire a tuo favore tre potenti strumenti in tuo possesso, le cosiddette 3 Armi del Comunicatore per affrontare, gestire e guidare in modo strategico un pubblico numeroso.
Le 3 armi del comunicatore
- Verbale – Il Contenuto: Ciò che dici, le parole che scegli, la struttura del messaggio.
- Paraverbale – La Voce: Ritmo, pause, volume, tono, timbro, modulazione.
- Non verbale – Il Linguaggio del Corpo: Postura, gesti, espressioni, sguardo, presenza.
Queste tre armi, combinate con maestria, creano una comunicazione congruente, credibile, coinvolgente e ti permetteranno di affrontare in modo sereno ogni grande platea.
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Voce e Linguaggio del Corpo
Davanti a grandi platee la maggior parte dell’impatto non deriva dalle parole, ma da come le porti sul palco.
La voce e il corpo diventano amplificatori emotivi potentissimi, gli elementi da rendere magnetici per catturare l’attenzione del tuo uditorio sin dal primo momento.
Le tue mani possono diventare "evidenziatori" che ti servono per sottolineare concetti o parole chiave mentre la tua voce, con la dovuta variazione, può essere lo strumento per catturare l’attenzione del tuo uditorio e far sì che non si abitui allo stesso ritmo.
Ti ricordo che la Voce ha moltissime componenti nella sua struttura che sarebbe davvero complicato pensare di gestirle insieme, ed allora ecco per te la Soluzione Strategica: Abituati a “variare” la voce in modo congruente rispetto all’emozione che desideri trasferire!
Sei proprio Tu infatti a stabilire, attraverso la variazione della tua voce, il tipo di stato o emozione che vuoi indurre nel tuo uditorio, in base al tuo scopo.
Per dare sostegno alla tua voce dinnanzi a grandi platee il primo strumento tecnico utile è un microfono che potrà supportare ed amplificare le tue parole facendole arrivare in modo chiaro anche all’ultima persona in fondo alla sala.
L’uso del microfono
Per garantire chiarezza e libertà, il microfono migliore in contesti ampi è quello ad archetto, che ti permette di:
- avere entrambe le mani libere
- mantenere naturalezza nel gesto
- muoverti sul palco senza perdere qualità sonora
- accompagnare la voce con il corpo in modo coerente e fluido
Lo Sguardo: Elemento che lega, unisce, emoziona
Lo sguardo crea empatia, restituisce dignità a ogni persona presente e ti permette di “leggere” come sta arrivando la tua comunicazione.
Ti suggerisco di adottare quello che chiamo “sguardo equo” ovvero uno sguardo distribuito su tutti con la stessa intensità e la stessa temporaneità perché ciascuno possa sentirsi “importante e considerato” e non ci siano poveri orfanelli abbandonati (come in tutte le cose, l’allenamento ti aiuterà a prendere confidenza con questo tipo di sguardo e credimi, otterrai dei risultati eccezionali…)
Ti starai chiedendo come potere fare a spalmare il tuo sguardo su tutti, pensando già quanto sia difficile a volte farlo con poche persone: Ed ecco un’ altra Soluzione Strategica.
Davanti a una grande platea:
- Suddividi mentalmente il pubblico in 4 settori:
- Guarda il centro di ciascun quadrante con intensità equa e sincera;
- Ogni area della platea così si sentirà considerata e coinvolta.
Non dimenticare che il tuo sguardo non osserva ma abbraccia, non controlla bensì connette.
Se sei un professionista, un imprenditore, un manager aziendale o uno studente universitario e desideri approfondire questo argomento, puoi leggere questo articolo tratto dal mio Blog:
https://www.stefanomacii.it/il-superpotere-dello-sguardo/
Il movimento sul palco
Tante volte mi sento porre questa domanda: -“ Ma quando mi trovo su di un palco dinnanzi ad una grande platea, devo stare fermo oppure posso muovermi e se sì, in che modo?”-
Sappi che il muoversi davanti a grandi platee non solo è possibile, ma è fortemente consigliato perchè:
- aiuta a scaricare l’energia eccessiva,
- permette di gestire meglio lo stress grazie alla respirazione,
- aumenta la percezione di dinamismo da parte del pubblico.
Mi permetto una piccola indicazione: Evita movimenti eccessivamente ripetitivi o troppo statici, crea e visualizza piuttosto una Zona di Centratura, un punto nel quale puoi avvertire tutto il tuo potere e in cui fermarti quando vuoi evidenziare i concetti chiave.
Muoviti dunque e quando lo ritieni, recupera il tuo “centro”: questo ritmo dà sicurezza e autorevolezza.
Non dimenticare che davanti a grandi platee è fondamentale stare in piedi, muoversi con intenzione, respirare, gestire la presenza.
Sedersi o restare “impalati” dietro un leggio spegne la tua energia e limita drasticamente il tuo linguaggio del corpo.
Quando ti muovi, quando muovi le mani, quando respiri con il pubblico, il contenuto prende vita.
Grandi Platee e Public Speaking : Dal contenuto alla magia della comunicazione
Se sei arrivato fino a questo punto nella lettura, stai per comprendere la vera magia della comunicazione.
Quando padroneggi il Public Speaking, non devi più concentrarti su cosa dire: Ti liberi, ti apri, inizi a “viaggiare” tra voce, gesto, sguardo e presenza.
Non sei più ripiegato su te stesso, sulle tue paure o sulla paura del giudizio, piuttosto ti apri verso gli altri, diventando immediatamente più magnetico e coinvolgente.
Un formatore esperto può guidarti passo dopo passo, aiutarti a superare la paura del giudizio, a gestire l’ansia da prestazione e a dotarti di strumenti pratici e concreti: Con la pratica giusta potrai parlare con la stessa serenità davanti a 2 persone come a 200.
La capacità ottenuta nel sapere non solo cosa dire ma anche come dirlo ti permetterà di vivere ogni grande platea con un senso di coinvolgimento e di sicurezza dalla quale deriverà per certo una performance eccellente.
Sapere padroneggiare il Public Speaking può comportare dunque notevoli vantaggi, tra questi:
- Catturi e mantieni l’attenzione, anche in spazi ampi.
- Trasmetti autorevolezza, empatia, chiarezza in modo naturale.
- Vivi l’esperienza con serenità, trasformando l’energia del pubblico in forza.
Non sapere padroneggiare invece il Public Speaking può comportare dei rischi che vanno ad inficiare la buona riuscita del tuo intervento, tra i principali:
- Perdere l’attenzione della sala, generando disconnessione e noia.
- Risultare poco credibile, insicuro o incoerente.
- Consumare energia mentale ed emotiva in eccesso, aumentando stress e ansia.
Conclusione
Per affrontare dunque le Grandi Platee con serenità ed autorevolezza sapendo superare le 3 paure più diffuse nell’impatto con esse, per rendere efficace il tuo Publoic Speaking e lasciare un segno durante ogni tua comunicazione davanti a molti, ti invito a considerare queste 4 Attenzioni principali:
- Voce: Modulazione, ritmo, pause, uso consapevole del microfono.
- Linguaggio del corpo: Postura, gesti, movimento e zona di centratura.
- Sguardo: Distribuito, empatico, coinvolgente.
- Presenza mentale: Essere nel “qui e ora”, non nel giudizio o nell’ansia.
Non dimenticare mai quello che è il messaggio più importante che puoi trasmettere al tuo pubblico: Non sei TU il centro della scena ma semplicemente sei il portatore del messaggio.
Il pubblico non deve vedere la tua performance, ma sentire la tua verità: Umiltà, semplicità e autenticità sono ciò che tocca il cuore di chi ti ascolta e che arriva non solo al singolo ma anche alle Grandi Platee.
👉Ora Tocca a Te!
Se sei un imprenditore, un manager o un dirigente d’azienda e ti trovi ad affrontare Grandi Platee, proprio per questo vuoi comprendere gli strumenti più efficaci e la potenza delle 3 Armi del Comunicatore per arrivare con umiltà, empatia, modalità coinvolgenti e capacità di emozionare, allora non perdere la grande opportunità a te riservata:
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Quando sai usare il Public Speaking, non domini la platea: Ne gestisci l’attenzione, la emozioni e la guidi, trasformando ogni spazio – piccolo o enorme – in un luogo dove il tuo messaggio può davvero risuonare.
👉Sii Vincente e diventa “padrone” del tuo Public Speaking perché ricorda che:«Quando impari a padroneggiare il tuo Public Speaking, avviene una grande magia…Non esistono più Grandi Platee ma solo grandi opportunità pronte ad ascoltarti.»

Sono
Stefano Macii
Da anni, creo percorsi personalizzati per:
- AZIENDE, aiutandole a diventare più competitive ed a incrementare il proprio fatturato;
- IMPRENDITORI, perchè non perdano interessanti opportunità di business (possano ottenere elevate performances) nella propria attività;
- GIOVANI NEOLAUREATI, perchè possano affrontare in modo sereno i colloqui di selezione ed accellerare la propria carriera nel mondo del lavoro;
- COMUNICATORI "GIA' ESPERTI", portandoli a migliorare notevolmente le proprie capacità comunicative SU AREE PERSONALI SPECIFICHE
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