Come si generano "Relazioni Coinvolgenti"!
Quante volte ti è capitato di trovarti a parlare dinnanzi ad altre persone e non sapere come risultare da subito interessante? Oppure di vivere una sensazione di disagio per la paura di non essere in grado di essere coinvolgente con chi ti ascolta?
Questa situazione riguarda la maggior parte dei professionisti e imprenditori, piuttosto che dirigenti di azienda e CEO ed anche giovani neolaureati.
Se la dobbiamo dire tutta, è capitato anche a me di vivere questa sensazione di “impotenza relazionale” quando ero ragazzo e la timidezza di allora sicuramente non aiutava.
Ma siamo davvero certi che sia così importante sapere coinvolgere le persone quando comunichiamo?
La risposta è molto semplice: assolutamente SI!
Nel miei corsi di Comunicazione e Public Speaking do ampio spazio a come imparare in modo pratico a creare "relazioni coinvolgenti" con chi ascolta: Se sei un Professionista o un Imprenditore visita questa pagina.
La capacità di coinvolgere l'uditorio fin da subito è uno degli aspetti più importanti di una comunicazione efficace, sia in pubblico che in contesti più ristretti.
Essere in grado di stabilire una connessione immediata con il proprio pubblico o singolo uditore, permette di creare un rapporto interattivo che stimola l'interesse, la fiducia e la partecipazione attiva.
La "relazione coinvolgente"con l'uditorio non solo rende l’intervento più dinamico ma anche più memorabile e produttivo.
3 Benefici nel riuscire a creare un rapporto interattivo con l'uditorio
- Maggiore attenzione e ascolto attivo: Quando coinvolgi il pubblico, esso si sente parte integrante della conversazione,e quindi è più attento a ciò che dici.
Ciò permette di mantenere alta l'attenzione e di evitare distrazioni.
- Incremento della fiducia reciproca: Stabilire una connessione permette all'uditorio di percepire una relazione di fiducia, facilitando l'accettazione delle tue idee e l’apertura a eventuali feedback.
- Feedback immediato per adattarsi al momento: Un pubblico coinvolto ti offre spunti immediati sulla comprensione e sull’efficacia del tuo intervento, permettendoti di correggere eventuali incomprensioni e adattarti alle reazioni in tempo reale.
3 Malefici quando non si riesce a creare una relazione coinvolgente
- Perdita di attenzione e disinteresse: Se non riesci a coinvolgere il pubblico, l’attenzione si disperde rapidamente e le persone possono cominciare a distrarsi o addirittura a perdere interesse del tutto.
- Scarsa connessione emotiva: Quando non c’è una relazione tra te e l’uditorio, le tue parole rischiano di rimanere "vuote" e prive di impatto, minando il messaggio che intendi trasmettere.
- Mancanza di adattamento al pubblico: Senza una connessione, non riuscirai a cogliere i segnali che ti permettono di adattare il tuo discorso o comportamento alle esigenze o alle reazioni del tuo pubblico.
Se analizzi per un attimo i benefici ed i malefici sopra elencati, sembra quasi impossibile non darsi da fare per riuscire a creare sin dal primo momento una buona interazione con chi ti sta ascoltando.
Il vero problema è che spesso si è troppo concentrati sul proprio stato, perdendo così di vista la corretta percezione di ciò che sta capitando intorno e ancor di più la capacità di intervenire per migliorare il proprio intervento.
Principale problema: La concentrazione solo su se stessi.
Uno dei motivi principali per cui spesso non riesci a creare una relazione coinvolgente con l'uditorio è il troppo concentrarsi su te stesso, sulla tua performance e sul tuo desiderio di apparire competente.
Questo atteggiamento ti distoglie dall’osservare il tuo pubblico, da cogliere i segnali non verbali e da adattarsi di conseguenza.
Quando sei troppo centrato su te stesso, tendi a parlare in modo troppo monologante, trascurando il coinvolgimento attivo dell'uditorio.
La chiave del successo sta nell’essere “presenti” non solo in prima persona, ma anche nel “vedere” ciò che accade intorno a te.
L'importanza di osservare ciò che ci circonda
Osservare ciò che accade intorno a te mentre parli è fondamentale.
Questo non significa solo tenere gli occhi aperti, ma essere consapevole delle reazioni del pubblico, dei suoi movimenti e delle sue emozioni.
Con uno sguardo "equamente" ripartito su tutti i partecipanti, puoi percepire la loro attenzione, capire se c'è bisogno di un aggiustamento nel tuo discorso e decidere se mantenere o cambiare tono, ritmo o contenuti.
Questo tipo di osservazione attenta aiuta a mantenere viva la comunicazione e a non perdere l’interesse del pubblico e a creare così relazioni coinvolgenti.
Se sei un Dirigente di Azienda o CEO, in questo mio corso approfondisco una delle componenti fondamentali della Comunicazione,” lo Sguardo”, le giuste modalità ed i potenti benefici che ne derivano dall’uso corretto.
Il concetto di “3^ persona” nella comunicazione
La "3^ persona" significa guardare la situazione da una prospettiva esterna, come se fossi un osservatore obiettivo.
Non significa concentrarsi su di te come individuo, ma avere la capacità di "uscire" dal proprio punto di vista e osservare l’interazione tra te e l’uditorio come se fossi un spettatore imparziale.
Significa non cercare le luci del palco ma essere consapevole che non sei tu il centro dell’attenzione ma il portatore del tuo messaggio che vuoi possa arrivare nel modo più chiaro ed efficace possibile.
Significa capire sin dal primo momento come appari agli altri e come “arriva” la tua comunicazione.
Ad esempio, un manager che è in grado di osservare le reazioni del suo team (in 3^ persona) potrà capire se c'è bisogno di modificare l'approccio, migliorando la comunicazione e i risultati.
Esempi pratici di vantaggio in vari contesti:
- Per un Imprenditore o Professionista: Un imprenditore che, durante una presentazione ai suoi investitori, riesce a osservare le reazioni del pubblico e rispondere con attenzione a eventuali dubbi o preoccupazioni, avrà maggiori possibilità di instaurare un rapporto di fiducia e di arrivare ad un accordo positivo.
Se si concentrasse solo su sé stesso, rischierebbe di non cogliere segnaliimportanti per aggiustare il tiro. - Per un CEO o Manager: Durante una riunione, un CEO o Manager che sa bilanciare il proprio intervento con l’ascolto e l’osservazione del team può comprendere meglio le dinamiche di gruppo, affrontare preoccupazioni in tempo reale e, nel caso, intervenire per correggere la direzione.
Un focus eccessivo su sé stesso impedirebbe di adattarsi alle necessità del gruppo. - Per un neolaureato: Durante un colloquio, un neolaureato che osserva il linguaggio corporeo e l'espressione facciale dell'intervistatore può regolare il proprio discorso in base a ciò che percepisce come positivo o negativo.
Un atteggiamento troppo introspettivo, invece, potrebbe renderlo incapace di adattarsi alle dinamiche della conversazione e metterlo in difficoltà.
Per ringraziarti di avermi seguito fino a questo punto dell’Articolo, ecco un piccolo “bonus” che potrà agevolarti nello spostarti dalla “1^ persona”(ovvero te stesso) alla “3^ persona”(chi ti ascolta). Ecco dunque per te i:
5 Consigli per non concentrarsi solo su sé stessi, ma sul proprio uditorio
- Fai attenzione al linguaggio del corpo del pubblico: Se noti che qualcuno sembra annoiato o distratto, prova a cambiare il tono o fare una domanda interattiva per riportare l’attenzione.
- Osserva gli occhi delle persone: Gli occhi sono un indicatore chiave dell’interesse e dell’attenzione.
Se noti sguardi vaganti, potrebbe essere il momento di cambiare approccio.
- Usa le pause per monitorare le reazioni: Fermati ogni tanto (una pausa al momento giusto rischia di essere più potente di una parola giusta) e osserva come il pubblico reagisce.
Ti aiuterà a comprendere se stai andando nella giusta direzione.
- Sii consapevole dei feedback non verbali: Le espressioni facciali, la postura e i movimenti delle mani o dei piedi sono segnali importanti.
Se noti segnali di disinteresse, di dubbio,di stanchezza, cerca di rimediare subito. - Sii empatico: Mettiti nei panni dell’altro e cerca di comprendere cosa può pensare o sentire il tuo pubblico in quel momento.
Questo ti permetterà di costruire una relazione più autentica.
Conclusione
La capacità di creare una relazione interattiva ed empatica con il pubblico è uno degli aspetti fondamentali di una comunicazione di successo.
Quando riesci a concentrarti sugli altri piuttosto che su te stesso, migliori non solo l’efficacia del tuo messaggio, ma anche la tua capacità di adattamento alle situazioni.
Imparare a osservare e a cogliere i segnali di ciò che accade intorno a te non solo migliora le tue capacità di comunicazione, ma ti aiuta a costruire rapporti più autentici, basati sulla comprensione reciproca.
In ogni situazione di comunicazione, che si tratti di un colloquio, di una riunione o di una presentazione, il tuo successo dipende dalla tua capacità di essere presente, non solo per te stesso, ma soprattutto per il tuo pubblico.
Ora Tocca a Te!
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- Generare dal primo momento del tuo intervento "Relazioni Coinvolgenti".
- Comprendere come superare il problema di essere troppo concentrato su te stesso e spostarsi con capacità verso la 3^ persona avendo così il polso della situazione durante il tuo intervento.
- Essere un "osservatore obiettivo" e sfruttare la potente arma in tuo possesso che è lo Sguardo equo per avere feedback immediati del tuo messaggio ed essere in grado di modificare, se necessario, la tua comunicazione.
- Impara ad utilizzare i 5 Cosigli per non concentrarti solo su te stesso ma sul tuo uditorio.
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Sono
Stefano Macii
Da anni, creo percorsi personalizzati per:
- AZIENDE, aiutandole a diventare più competitive ed a incrementare il proprio fatturato;
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